mercoledì 26 settembre 2012

Emergency.




Emergency, giovani chirurghi
in Sierra Leone e in Afghanistan

Gino Strada e Gianluigi Melotti (per conto della Società Italiana di Chirurgia) hanno firmato un protocollo d'intesa in accordo con i direttori di cinque scuole di specializzazione in Chirurgia delle Facoltà di medicina di Bari, Foggia, Ancona, Roma Tor Vergata e Sassari, che consentirà agli specializzandi in Chirurgia di completare il proprio percorso formativo presso le strutture dell'associazione in Sierra Leone e Afghanistan

ROMA - Coniugare le esigenze professionali e formative dei medici con lo sviluppo dell'attività umanitaria portata avanti da Emergency  è la finalità dell'accordo, patrocinato dalla Società Italiana di Chirurgia  (Sic) e siglato ieri a Roma nell'ambito del primo Congresso nazionale unitario della chirurgia italiana. Il protocollo d'intesa, firmato dal fondatore di Emergency, Gino Strada, e i direttori di cinque scuole di specializzazione in Chirurgia delle Facoltà di medicina di Bari, Foggia, Ancona, Roma Tor Vergata e Sassari, consentirà agli specializzandi in Chirurgia di completare il proprio percorso formativo presso le strutture dell'associazione.

L'obiettivo. Lo scopo, ha spiegato Strada, è anche quello "di avviare una collaborazione tra Emergency ed il mondo accademico e istituzionale". Si tratta di una opportunità importante, ha affermato il presidente della Società italiana di chirurgia Gianluigi Melotti: "Le scuole di specializzazione in Chirurgia hanno una durata di 6 anni, ed al quinto e sesto anno è previsto che gli specializzandi possano scegliere di effettuare un periodo di perfezionamento in Italia o all'estero, della durata di 6-12 mesi".

Le esperienze in tutto il mondo.
Gli studenti, dunque, potranno coniugare, nelle strutture di Emergency sparse in tutto il mondo, l'attività umanitaria con la formazione medica: "i giovani chirurghi - spiega Strada - potranno imparare l'utilizzo di tecniche appropriate in situazioni di emergenza e di guerra, con il tutoraggio dei chirurghi di Emergency, ma avranno anche la possibilità di fare una grande esperienza umana ed etica. Tra gli ospedali di Emergency che ospiteranno gli specializzandi vi sono anche quelli della Sierra Leone e dell'Afghanistan. Con Emergency "i giovani chirurghi non impareranno forse nozioni in merito agli ultimi avanzamenti tecnologici in Chirurgia, ma  -  commenta Melotti - amplieranno la propria visione del mondo".

 
(26 settembre 2012)

martedì 18 settembre 2012

http://www.italiaglobale.it/2012/09/18/vince-il-cancro-con-una-dieta-5/

Vince il cancro con una dieta

a cura della Redazione Salute

Italiaglobale.it

Online International News

Si chiama Allan Taylor, ha 78 anni ed è uno di quei personaggi la cui storia farà contorcere la scienza per anni. Scopre di avere un tumore al colon, ma non si dà per vinto e, come riporta il Sunday Mirror, si mette in cerca via web di una cura per sopravvivere a quel male che da lì a breve lo avrebbe dilaniato.
Ed ecco che spunta la dieta che lo salverà: niente carne rossa e latticini, tanta frutta e verdura secca, curry e integratori di selenio. Oltre che una ottima dose di speranza e di fede. Ecco come Allan Taylor è guarito, secondo i media inglesi, dal cancro.
Una vicenda che di certo farà discutere e che ad oggi fa già riparlare di cure alternative e di cure naturali contro il cancro, cure sulle quali si dibatte da molto tempo.

sabato 15 settembre 2012

La salute è un bene prezioso da custodire.


Tutto ciò che danneggia il cosmo compromette l’Uomo.
            Ciò che avviene alla Terra ed al Cielo accadrà anche all’Uomo.

L’Uomo si colloca tra Cielo e Terra: il suo benessere dipende essenzialmente da ciò che respira e mangia

La salute  è  un bene prezioso da custodire.

            Andare dal medico quando già si è ammalati “non è forse simile a colui che si appresta a scavare un pozzo solo quando ha sete, o a chi comincia a forgiare le armi dopo aver ingaggiato battaglia? Queste azioni non sono forse tardive?”                                                                                                                                                                    Huang di nei jing

            “ Ciò che non è ancora apparso si previene facilmente.Agisci prima che qualcosa sia, crea l’ordine prima del disordine”
                                                                       Dao Te Ching (Cap LXIV), Lao Tze

martedì 11 settembre 2012


  La Sacra Bibbia
L'Antico Testamento
 
I Libri Poetici e Sapienziali
Qoèlet

La morte


[1]Per ogni cosa c'è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo.
[2]C'è un tempo per nascere e un tempo per morire,
un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante.
[3]Un tempo per uccidere e un tempo per guarire,
un tempo per demolire e un tempo per costruire.
[4]Un tempo per piangere e un tempo per ridere,
un tempo per gemere e un tempo per ballare.
[5]Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli,
un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci.
[6]Un tempo per cercare e un tempo per perdere,
un tempo per serbare e un tempo per buttar via.
[7]Un tempo per stracciare e un tempo per cucire,
un tempo per tacere e un tempo per parlare.
[8]Un tempo per amare e un tempo per odiare,
un tempo per la guerra e un tempo per la pace.
[9]Che vantaggio ha chi si dà da fare con fatica?
[10]Ho considerato l'occupazione che Dio ha dato agli uomini, perché si occupino in essa. [11]Egli ha fatto bella ogni cosa a suo tempo, ma egli ha messo la nozione dell'eternità nel loro cuore, senza però che gli uomini possano capire l'opera compiuta da Dio dal principio alla fine. [12]Ho concluso che non c'è nulla di meglio per essi, che godere e agire bene nella loro vita; [13]ma che un uomo mangi, beva e goda del suo lavoro è un dono di Dio. [14]Riconosco che qualunque cosa Dio fa è immutabile; non c'è nulla da aggiungere, nulla da togliere. Dio agisce così perché si abbia timore di lui. [15]Ciò che è, gia è stato; ciò che sarà, gia è; Dio ricerca ciò che è gia passato.
[16]Ma ho anche notato che sotto il sole al posto del diritto c'è l'iniquità e al posto della giustizia c'è l'empietà. [17]Ho pensato: Dio giudicherà il giusto e l'empio, perché c'è un tempo per ogni cosa e per ogni azione. [18]Poi riguardo ai figli dell'uomo mi son detto: Dio vuol provarli e mostrare che essi di per sé sono come bestie. [19]Infatti la sorte degli uomini e quella delle bestie è la stessa; come muoiono queste muoiono quelli; c'è un solo soffio vitale per tutti. Non esiste superiorità dell'uomo rispetto alle bestie, perché tutto è vanità. [20]Tutti sono diretti verso la medesima dimora:
tutto è venuto dalla polvere
e tutto ritorna nella polvere.
[21]Chi sa se il soffio vitale dell'uomo salga in alto e se quello della bestia scenda in basso nella terra? [22]Mi sono accorto che nulla c'è di meglio per l'uomo che godere delle sue opere, perché questa è la sua sorte. Chi potrà infatti condurlo a vedere ciò che avverrà dopo di lui?

L'abbraccio di Amma: il Darshan



L'abbraccio di Amma: il Darshan

Finché avrà la forza sufficiente per abbracciare tutti quelli che vengono da lei e per posare la mano sulla spalla di una persona che piange, Amma continuerà a dare il suo darshan. Accarezzare con amore le persone, consolarle e asciugare le loro lacrime fino alla fine di questa forma mortale, ecco il desiderio di Amma”. - Amma

Vera cittadina del mondo, Amma tiene programmi pubblici in India, Europa, Stati Uniti, Australia, Giappone, Sri Lanka, Singapore, Malesia, Canada, Africa e Sud America. Nei suoi discorsi, Amma offre al mondo la saggezza e la guida per la realizzazione personale e riguardo ai temi più scottanti del nostro tempo. E conclude sempre il programma abbracciando ogni persona presente all’evento.

Intervistata dalla BBC sul perché abbracci le persone, Amma ha risposto: “E’ come chiedere a un fiume ‘Perché scorri?’. Accade spontaneamente perché è la sua natura. La natura di Amma è uguale - quella di una madre che esprime l’amore per i suoi figli”.

Questa espressione d’amore unica e universale è conosciuta col nome di darshan di Amma.
Il darshan può svolgersi ininterrottamente per 20 o più ore nello stesso giorno.

Questo abbraccio materno, ripetuto ora dopo ora, giorno dopo giorno durante gli ultimi 40 anni, è diventato il catalizzatore e il simbolo del sempre crescente movimento umanitario chiamato Embracing the World (Abbracciando il Mondo).