lunedì 25 giugno 2012

Ci sono giorni in cui…

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Vi sono giorni in cui il cielo appare splendidamente azzurro, nessuna nuvola turba l’orizzonte ed il sole brilla lassù, vi sono giorni in cui puoi assaporare l’aroma dei fiori e delle piante, e per questo non occorre esser nel giardino dell’Imperatore, tutto è lì nel prato, o nel bosco a due passi da tè, devi solo destare i tuoi sensi ed allora la vita ti apparirà come non l’hai mai vista….La scorsa settimana P. viene nella stanza dove pratico Shiatsu, qualcuno lì al centro le ha parlato di me e di ciò che faccio così decide di raggiungermi , quando la vedo entrare quel corpicino minuto quegli occhi tristi, e quello sguardo perso nel vuoto mi fanno una tenerezza, lei mi osserva, scruta la vuota stanza, poi molto timidamente mi dice “voglio provare” “certo” dico io son qui per questo, entra pure, lei oltrepassa la porta esita ancora un attimo e poi chiude la porta alle sue spalle.
Mi hanno detto che fai Shiatsu, sono interessata ma io Non voglio esser toccata, candidamente le dico “non vi è nessun problema, siediti in tutta quiete e dialoghiamo” e così il “Trattamento” si svolge verbalmente parlando in quiete come due amici che si incontrano dopo tempo, al termine le dico “vedi anche questo è Shiatsu, il dialogo alla fine altro non’è che pressione, e la qualità è determinata dal modo in cui tu/noi utilizziamo la pressione stessa, per oggi penso che abbiamo terminato, spero di rivederti la prossima settimana.” Lei mi saluta dicendo “certo non mancherò…alla prossima settimana, ciao”
Confesso che durante i giorni trascorsi nell’attesa dell’incontro pensavo ad una possibile strategia per riuscire ad eseguire il trattamento, molte idee scorrevano nella testa, ma il pensiero finale era sempre lo stesso “Massimo non forzare la strada, lascia che le cose accadano, null’altro mi dicevo”…..Ed eccoci al nuovo incontro P arriva e questo già mi dona felicità, il volto, gli occhi trasmettono quel senso di tristezza profonda, la vita non ha donato forse momenti di felicità, spensieratezza, ed amore anche a questa creatura!
Lei si siede a terra con le gambe incrociate ed inizia il nostro colloquio, ma dopo qualche instante, osservando la sua postura, le consiglio di posizionare un cuscino sotto i glutei, per favorire la discesa delle ginocchia al pavimento, rendendo in questo modo la postura stessa molto più comoda, favorendo al tempo stesso l’allungamento della colonna vertebrale verso il cielo, così le procuro un cuscino e P si siede sopra, a quel punto, con il tocco leggero come una farfalla posiziono la mia mano sulla colonna vertebrale “ Vedi in questo modo la tua postura è più comoda ed al tempo stesso la tua schiena rimane più rilassata ed allungata verso il soffitto” le dico e poi ritraggo la mano e torno a sedermi lì con lei con la piena contentezza di esser riuscito in un primo fugace contatto.
Ma vi sono giorni in cui il cielo appare splendidamente azzurro, così dopo una decina di minuti lei mi dice “Ma Massimo dimmi cos’è lo shiatsu perché non vorrai farmi credere che quello che abbiamo fatto la scorsa settimana e quello che stiamo facendo ora sia shiatsu, se poi vogliamo definirlo così va bene, ma non penso sia questo lo Shiatsu” Vedi le dico “ quello che ho fatto una manciata di minuti fa, ovvero l’appoggiare la mia mano sulla tua schiena quello è Shiatsu, il contatto, la pressione è Shiatsu, l’amore e la cura per la persona che sta lì con tè sul tatami questo è Shiatsu, e ciò che avviene in un trattamento è un dialogo senza parole, le mani trasmettono sensazioni ed ascoltano come in ogni dialogo degno di questo nome, le sensazioni che il corpo del ricevente trasmettono, tutto ciò avviene in piena armonia.
Tutto qui lo Shiatsu è contatto e pressione.”
Lei osserva il mio volto e poi mi dice “Bè allora possiamo provare” e si stende sul tatami lì davanti a me, e così il trattamento ha inizio, al termine con infinita tenerezza mi abbraccia dicendomi “ Grazie Massimo,settimana prossima non mancherò al trattamento grazie ancora” e per un momento vedo un piccolo sorriso splendere su quel tenero viso, come per ricordare che…oltre le nuvole splende sempre il sole.
Penso che questo sia uno di quei giorni in cui nessuna nuvola turbano l’orizzonte, uno di quei giorni in cui la vita appare come non la si è mai vista, volgo il mio sguardo al cielo ed al cielo mando un bacio nella speranza che il sole possa tornare a splendere incontrastato anche sul suo viso.
Massimo Cerbara

lunedì 18 giugno 2012

YIN e YANG L’uomo è Cielo e Terra in Miniatura

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YIN e YANG

L’uomo è Cielo e Terra in Miniatura
Proverbio Cinese
YIN E YANG
YIN E YANG
Ogni manifestazione dell’universo è caratterizzata dall’esistenza di due entità opposte e complementari che alternandosi, ciclicamente uniti danno luogo alla totalità.
L’ideogramma Yin può esser paragonato al lato in ombra della collina ci fornisce quindi l’idea del tempo freddo, coperto, nuvoloso e da un punto di vista spaziale di ciò che è interno. E’ Yin la terra, l’acqua, il freddo, il buio, l’umidità, la luna, la notte, tutto ciò che è relativo all’idea di inattività e riposo.
L’ideogramma Yang quindi viene paragonato al lato soleggiato della collina fornendoci l’idea di caldo,ed a livello spaziale di ciò che è esterno. E’ Yang il cielo, il sole, il fuoco, il caldo, la siccità, il giorno, il fenomeno della crescita, dell’espansione, dell’andare verso l’alto e verso l’esterno; tutto ciò che è relativo all’idea di movimento, di vita.
Lo Yin (nero) e lo Yang (bianco) sono anche detti “i due pesci Yin e Yang”, perché sono due metà uguali con la maggior concentrazione al centro e sul rispettivo lato, quando lo Yang raggiunge il suo massimo apice inizia inevitabilmente lo Yin. Un chiaro esempio è il giorno e la notte: quando il buio più totale è arrivato inizia la sua discesa e lo Yang inizia la sua ascesa.
E’ Yin tutto ciò che è femminile; è Yang tutto ciò che è maschile.
Tutto il mondo si basa sui due principi Yin / Yang;
Lo Yin / Yang sono opposti: qualunque cosa ha un suo opposto, l’uno non può esistere senza l’altro,così come il giorno non può esistere senza la notte. Nessuna cosa può essere completamente Yin o completamente Yang; essa contiene il seme del proprio opposto. Ogni uomo porta dentro di sé una parte femminile così come una donna una parte maschile.
Yin/Yang essendo complementari si nutrono a vicenda crescendo e decrescendo e quindi per un fluire armonioso delle correnti energetiche dovrebbero costantemente mantenersi in equilibrio. Possono avvenire degli squilibri energetici che creano disarmonia; i quattro possibili squilibri energetici sono definiti: eccesso di Yin, eccesso di Yang, insufficienza di Yin, insufficienza di Yang.
Massimo Cerbara

giovedì 7 giugno 2012

Antifonte sofista. (Atene, 480 a.C. ca. – Atene, 410 a.C. ca)  filosofo e drammaturgo greco antico.

Ci sono persone che non vivono la vita presente: è come se si preparassero, consacrandovi tutto il loro ardore, a vivere non si sa quale altra vita, ma non questa, e mentre agiscono così, il tempo se ne va ed è perduto. È impossibile rimettere in gioco la vita come si fa con un dado che si torna a lanciare.

lunedì 4 giugno 2012

Meridiano di Rene


Il decorso del meridiano  parte dalla superficie inferiore del V dito del piede e raggiunge il centro plantare .Attraversa il bordo interno del piede risale arrivando dietro il malleolo interno discende sul tallone, transita sotto il malleolo e sale lungo la faccia mediale della gamba verso il ginocchio.
….. quindi raggiunge il lato mediale della fossa poplitea e prosegue sulla coscia,penetra nel perineo, arriva alla vescica e da qui, un ramo si dirige verso i reni. Dalla vescica ,un ramo sale parallelo alla linea mediana
sulla parete addominale e toracica, per terminare in corrispondenza della clavicola.

Vescica Urinaria


Il percorso del meridiano inizia all’angolo interno dell’occhio risalendo verticalmente ed attraversando la fronte,contorna poi il cranio discendendo dietro il collo sino alla parte superiore della schiena,qui si divide in due rami entrambi superficiali e paralleli alla linea mediana posteriore del corpo.
Sul sacro, dal quarto forame prosegue lungo il bordo esterno del sacro fino al centro della piega dei glutei, scende lungo la faccia posteriore della coscia e prosegue fino al cavo popliteo e poi sino all’attaccatura dei due muscoli gemelli sul polpaccio. Ora si dirige in direzione del malleolo esterno passando tra il malleolo e il tendine d’Achille,prosegue sul piede a livello della congiunzione tra la pelle rosa e quella bianca, terminando all’angolo ungueale esterno del quinto dito